I formaggi e latticini hanno un indice di sazietà basso a fronte di un elevata densità calorica.
Questo vuol dire che la porzione adeguata in dieta dimagrante potrebbe essere un po’ troppo risicata, non sufficiente a saziare. E se consumiamo più volte a settimana alimenti che ci saziano poco, avremo molta fame e voglia di ricercare altri alimenti. Da qui nascono i fuori pasto o le voglie particolari di cibi appaganti. Quanto di più sbagliato ci possa essere in un percorso “sano” di dimagrimento.
Quindi come fare? Bisogna eliminare completamente i formaggi dal regime dietetico?
Regole:
- quantità controllata a seconda delle esigenze fisiologiche e patologiche del paziente
- bassa frequenza
- presentare bene il piatto
Molto spesso inserisco i formaggi come insaporitori di un piatto piuttosto che pietanza vera e propria propria per limitarne la sua quantità e tuttavia togliere la voglia ai più golosi di formaggio.
Un esempio di piatto che preveda la proteina “formaggio” ben presentata può essere questo:
vellutata di zucca, porzione di crescenza, crostini di pane, semi di sesamo nero, olio EVO a crudo. In questo modo, i 100-120g di crescenza arricchiscono la vellutata e compongono un piatto colorato.
Altri esempi per inserire i formaggi nell’alimentazione:
- insalatona con fagioli e scaglie di parmigiano
- frittata con ricotta
- frittata con del caprino da spalmare sopra oppure piadina con hummus di ceci e scaglie di grana.
**il discorso è diverso in soggetti intolleranti o con necessità patologiche differenti per cui la loro eliminazione è assolutamente necessaria.
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